Una città straordinaria Barcellona, in
continuo fermento urbanistico e artistico. Il modernismo catalano ha lasciato
segni vistosi, in particolare con le opere del suo architetto più importante:
Antoni Plàcid Guillem Gaudí (1852-1926); inimitabili le sue realizzazioni. Ho un
ricordo che risale a oltre 40 anni fa, della Sagrada Familia, che gli ha valso
il nome di “architetto di Dio”, e sono tra quelli che avrebbero voluto
conservarla così come era, incompiuta. Vederla ora, con i lavori di
completamento in fase avanzata, non mi provoca le stesse emozioni.
Gaudì fece anche dei giardini, il più famoso Parc Guell, dove, per la
verità la parte vegetale è certamente in secondo piano. Parc de la
Ciutadela è il più grande di Barcellona; non basta una giornata per
visitarlo, anche perché vi sono diversi musei. La storia del parco
risale al 1888, anno della Universal Exposition e in questa area, ora
centrale, si creò questo grande giardino, che inglobava armoniosamente
le costruzioni esistenti meritevoli di essere conservate e altre
realizzate per l'occasione. Arrivando dal Passeig. de Picasso quatto
costruzioni si allineano verso il corso, molto diverse tra di loro.
L'Umbracle ha richiamato subito la mia attenzione, ben più del
Castell dels Tres Dragons, progetto di Lluís Domènech i Montaner che
trovo un po'incombente, ora sede del museo di zoologia, e che venne
realizzato in occasione della mostra, per servire da ristorante.
L'Umbracle, che nasce per ospitare quelle piante che non amano i raggi
diretti del sole, non ha certo le dimensioni di quello realizzato in
epoca ben più recente a Valencia, ma ha ben altro fascino. Una grande
struttura in ghisa è stata ricoperta con listelli di legno spaziati in
modo da ridurre il passaggio dei raggi del sole; questa protezione, pur
aperta, protegge anche moderatamente dal freddo. Al suo interno
predominano le piante verdi come palme, filodendri e felci, ma è la
struttura in se che trovo splendida e maestosa. Vicino si trova
l'Hivernacle costruzione completamente diversa, in muratura e coperta
con vetri. Doveva ospitare le piante più sensibili al freddo, ma mi
pare che oggi non sia utilizzato al meglio sotto questo aspetto. Nella
stagione fredda capita spesso di trovarli chiusi al pubblico.
L'Hivernacle pare venga usato saltuariamente per concerti e cerimonie.
L'Umbrachle e l'Hivernacle sono uniti dal museo di geologia, il più
vecchio museo della città, costruito nel 1878 in stile neo-classico
dall'architetto Antoni Rovira i Trias.
Il parco nella sua vastità
comprende molte altre cose, come “La Cascada”, una imponente fontana
marmorea,. Un lago di discrete dimensioni consente un giro su
barchette noleggiate. Molte sono le piante interessanti sia per la
rarità botanica che per le dimensioni e mi limito ad un breve elenco:
Podocarpus macrophyllus, Phytolacca dioica, varie yucche, Pinus
montezuma,e Cocculus laurifolius… Il parco risente un po' della
centralità: è troppo frequentato, e il peso delle persone sulle piante è
evidente