Il
tè nel giardino
I fiori sono bianchi, decisamente più piccoli di quelli delle camelie che siamo abituati a vedere nei giardini. Un gran numero di stami gialli contribuisce alla bellezza delicata dei suoi fiori. Le foglie persistenti, di colore verde intenso e un po' coriacee non fanno certamente pensare al contenuto delle bustine del tè pronto per l'utilizzo.
In Italia si tentò la sua coltivazione, specie presso i grandi laghi del nord, anche selezionando varietà più resistenti al freddo come la Camelia thea ticinensis. Le piante prosperavano bene, ma non si sviluppò la coltivazione per scarsi risultati economici; non poteva competere per qualità, ma soprattutto per i costi di lavorazione con i tè orientali.
Da un po' di tempo i soliti profittatori, sempre alla ricerca di qualcosa da proporre per allettare facili guadagni, dopo l'allevamento dei cincillà e la coltivazione del ginseng, contattano contadini proponendo contratti con guadagni favolosi per iniziare coltivazioni di questa pianta. In realtà il loro unico interesse è di vendere le piantine ad un prezzo esorbitante.
Non vorrei smorzare l'entusiasmo di qualcuno, ma le delusioni e la perdita di tempo e denaro, sono molto peggio.
Al di là di trovare zone con un microclima adatto a queste piante, la sua coltivazione non potrebbe mai diventare redditizia.
La raccolta, manuale, consiste nello staccare con le unghie le ultime 2/3 foglioline in crescita, poi viene la lavorazione del prodotto, diversa per i vari tipi di tè. Occorre esperienza e professionalità nella preparazione dei vari tè, i più diffusi sono il verde e il nero, ma ve ne sono molti altri, come il tè oolong, il bianco, il giallo il postfermentato, i tè aromatizzati; e qui si può dare spazio alla fantasia. Tutti questi tè sono prodotti dalla medesima pianta; saranno le operazioni successive a differenziarne la qualità. Molti anni fa ho visto queste lavorazioni nello Sri Lanka (Ceylon) e mi sembra comunque che non si possano improvvisare
La coltivazione è facile, come una qualsiasi camelia, tenendo conto che queste piante amano un terreno piuttosto acido e posizioni un po' fresche. I semi, molto grossi, germogliano con facilità, occorre solo aspettare un paio di mesi. Le piante sopportano qualche grado sotto lo zero, ma quando la temperatura si abbassa oltre i -5/6° per lunghi periodi, si rischia di perderle.
Per avere un tè gustoso dopo la raccolta bisogna fare appassire e arrotolare le foglie che successivamente dovranno subire una fermentazione.