Alcune si disseminano con facilità da sole, come la P.
japonica.
La maggioranza delle primule ha la caratteristica di sviluppare
molto le foglie in estate dopo la fioritura, per poi perderle in inverno in
una sorta di riposo.
I fiori hanno tutto l'arcobaleno nei loro colori e
la loro forma, più o meno tubulare, è abbastanza simile, possono cambiare le
dimensioni e avere lo stelo più o meno lungo, e anche esserne quasi prive.
La Primula viallii si scosta da tutte per il tipo di fiore. Una spiga
affascinante con fiori reclinati. I calici sono rossi e ben visibili, le
corolle rosa ciclamino, così le spighe si presentano bicolori.
E' una
delle meno facili da coltivare; poco longeva, tende ad avere un ciclo
biennale.
Si riproducono normalmente per seme ma anche per divisione e,
cosa più curiosa, alcune specie per talea radicale da farsi nel periodo di
riposo
Un angolo di primule in giardino, magari vicino a ciclamini
rustici - appartengono alla stessa famiglia, pur presentandosi molto diversi
- in una zona fresca e un po' ombrosa darà molta soddisfazione.
La
primula ha anche grandi proprietà medicinali, ma occorre essere sempre cauti
ed esperti per usare le erbe medicinali. Anche in cucina vuole esserci, in
piccole quantità, mischiata con altre verdure, perché da sola non è molto
sapida.
Primula, fiore
della primavera
Un genere di piante numerosissimo, oltre 400
specie che lo rappresentano, le varietà e i cultivar non si contano. Molti sono
i suoi collezionisti, attratti dalla grande diversità che possono trovare tra le
varie specie. Si incontrano in tutto il mondo, prevalentemente nell'emisfero
nord, in particolare nelle aree dell'Himalaya. La Primula vulgaris, che tutti
conosciamo, con i suoi ciuffi di fiori giallo citrino al centro della rosetta di
foglie verdi ancora piccole al momento della fioritura, cresceranno dopo. Fiore
della primavera, come suggerisce il nome, in realtà la anticipa un po'.
I
suoi ibridi, coloratissimi, riempiono i bancali dei garden e dei fiorai già
dall'inverno.